Ubicata nella campagna Toscana tra Firenze ed Arezzo, questa casa bifamiliare presenta un carattere architettonico con una matrice neo-organica che si ispira alla poetica wrightiana.
L’articolazione volumetrica, la compenetrazione e la fluidità degli spazi interni ed esterni e la dinamicità della composizione, costituiscono dei chiari riferimenti e costituiscono la cifra estetica di questo progetto.
Una chiave interpretativa capace di conciliare efficacemente la decisa volontà della proprietà di realizzare un edificio fortemente legato alla tradizione e che fosse in grado di manifestare la sua natura domestica, con desiderio di tradurre tutto ciò in un’architettura contemporanea.
L’edificio è composto da due unità abitative caratterizzate da una composizione planimetrica che riunisce al centro vano scala, servizi e ambienti accessori distribuendo la zona giorno in corrispondenza delle ali più esterne.
La disposizione delle zone giorno e notte su due livelli distinti tende a conferire all’architettura un andamento piramidale con uno sviluppo maggiore a livello del terreno.
Al contempo questa composizione favorisce una maggiore distanza tra le aree giorno delle due abitazioni che beneficiano di ampie vetrate con un maggior rapporto con l’esterno garantendo la privacy e l’indipendenza reciproca.
Esternamente presenta volumi rivestiti di travertino, una pietra calcarea tipica nell’architettura romana ma presente anche in Toscana, con setti che dividono spazi con funzioni differenti intervallati da strutture lignee e vetrate.
I forti aggetti di gronda separati dalle strutture murarie da finestrature conferiscono all’edificio una volumetria dinamica che tende a prediligere l’orizzontalità e creano un filtro tra esterno ed interno con un gioco di luce e penombra.
Location: Montevarchi, Italy Architects: Architettura Matassoni Area: 1000 m2 Year: 2005-2011