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Francoforte sul Meno, Germania: STÄDel Museum Extension by Schneider+SCHUMACHER
Schneider+Schumacher

Il Städel Museum è uno dei più antichi ed importanti musei della Germania e del mondo, con una collezione di 2700 dipinti, 600 sculture e oltre 100.000 disegni e stampe, che raccoglie 700 anni della storia dell’arte europea, dall’ inizio del Xiv secolo all Rinascimento, al Barocco Realismo, Impressionismo, Espressionismo, per arrivare a lavori di grandi autori viventi come Gerard Richter, o scomparsi giovani come Martin Kippenberger.

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A partire da 25 Febbraio 2012 la collezione di arte moderna è esposta in un edificio, annesso al museo, su una superficie di 3000 metriquadri nelle “Gartenhallen”, sale del giardino, ricavate da un progetto di ampliamento dello studio d'architettura Schneider+Schumann di Francoforte, risultati vincitori da concorso promosso nel 2007 dal museo stesso.

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La particolarità di questo progetto sta nel suo sviluppo ipogeo con un ampio spazio al di sotto del giardino, antistante l’ingresso del museo, con un intervento che ripristina il manto erboso, contrassegnato da 195 lucernari e da un andamento sinuoso, che lega architettura e natura ed offre luoghi di sosta e per manifestazioni ed eventi.

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Al di sotto la sala poggia su 12 colonne interne e sulle circostanti pareti in cemento armato della struttura sotterranea rettangolare, di misura circa 76 x 52 metri, ed è inondata dalla luce naturale dei lucernari, di diametro variabile da 1,5 a 2,5 metri, che segnano il soffitto ondulato che curva verso l'alto a forma a cupola.

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L’illuminazione naturale viene regolata attraverso un sistema di ombreggiatura, per evitare la luce diretta del sole, fino al totale oscuramento e viene integrato con un impianto a Led che mitiga e compensa l’effetto luce. Gli “occhi d’arte”, come vengono definiti i lucernari, sono stati appositamente sviluppati per l'estensione del museo Städel e sono progettati per essere calpestati.

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L’ampliamento ha consentito la realizzazione di un nuovo spazio espositivo, di circa 28000 mc. con un altezza variabile da 6 a 8 metri, che si trova al di sotto della falda freatica, ancorato al terreno con 160 pali. Una soluzione non soltanto strutturale ma che si distingue anche come scelta sostenibile interessando l’intera gestione energetica.

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Questa è ottimizzata mediante l’installazione di 36 pali geotermici, ad una profondità di 82 metri sotto terra, che forniscono calore in inverno e raffreddamento in estate con serbatoi nel sottosuolo. Il riscaldamento è a pavimento, la distribuzione del freddo avviene attraverso un impianto di condizionamento con recupero di calore ad alta efficienza.

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La forma compatta e sotterranea della costruzione contribuisce al risparmio energetico, infatti grazie alla grande massa interna (funzione di serbatoio del caldo/freddo) si ottiene un ottimo clima interno, riducendo il fabbisogno energetico, e si ottimizza l’umidificazione o deumidificazione dell’aria negli spazi espositivi.

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Il tutto a vantaggio non solo del godimento dell'arte, ma anche dell'ambiente in uno scambio di reciproche soluzioni tecniche che se messe a punto fornisco un plus di qualità nell’architettura. Una soluzione unica nel settore museale che può trovare spazio anche in altri contesti similari senza ricorrere a soluzioni drastiche e favorendo l’implementazione di opere esposte, che è uno dei temi particolarmente sentiti nel museo Städel che prosegue nella sua attenzione costante e senza pregiudizi al contemporaneo.

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La chiusura parziale dello Städel Museum di Francoforte ha consentito l’esposizione di 100 capolavori a Roma nel 2011 con una mostra al Palazzo delle Esposizioni, tra cui dipinti celeberrimi come Villa al Mare di Arnold Böcklin, del 1871-74, Ritratto di donna su un tetto di Roma, di Max Klinger, Casa di campagna presso Nuenen di Van Gogh con un focus espositivo dedicato all’Impressionismo e Postimpressionismo, con opere simbolo della collezione dello Städel come La colazione di Monet del 1868 (acquisita dal museo nel 1910) e i Musicisti d'orchestra di Degas del 1972 (comprata nel 1912).

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Location: Fankfurt, GermanyArchitecture: Schneider+Schumacher ArchitectsProject Management: Dres & Sommer Gmbh Frankfurt Construction Management: B+G Ingenieure / Bollinger Und Grohmann Gmbh Building Services: Ipb Ingenieurgesellschaft FüR Energie- & Gebäudetechnik (Extension), Ibo IngenieurbüRo Dieter Bohlmann (Original Building) Ibfr IngenieurbüRo Freudl & Ruth Gmbh & Co. Kg (Expansion/Original Building)Lighting Design: Lkl – Licht Kunst Licht AgPlanning Period: 03/2008 – 12/2009Construction Phase: 09/2009 – 02/2012 Client: Städelsches Kunstinstitut

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